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IL SESSAGGIO DEI SERPENTI

(di Mauro Grano e Priscilla Finocchi)

La cosa più importante per avviare un allevamento di serpenti, è stabilire il sesso dei futuri riproduttori. Tutto ciò dovrà avvenire nel modo meno traumatico possibile.

I due sistemi più usati sono il sessaggio tramite delle sondine da inserire nella cloaca del soggetto, ed il "popping", ossia una tecnica di estroflessione manuale degli emipeni.

sonde per sessaggio

Le sonde per il sessaggio dei serpenti, sono delle astine realizzate in acciaio chirurgico, con le estremità arrotondate, oppure terminanti con una piccola pallina. Sono disponibili in vari diametri, e molta importanza riveste la scelta della sonda adatta, in quanto dovrà essere adeguata alle dimensioni del serpente, ma non troppo fine, allo scopo di non provocare una sorta di puntura all’interno dell’apparato genitale.

Scelta la sonda del giusto diametro, questa andrà lubrificata al fine di favorire l’introduzione e non creare lesioni al serpente; si può usare acqua, olio di vaselina, oppure un prodotto chiamato "Luan" (Lidocaina cloridrato 1%), venduto nelle Farmacie e normalmente usato per gastroscopie e rettoscopie.

 

 

E’ buona regola sessare i riproduttori con largo anticipo rispetto al previsto accoppiamento, dato che alcuni lubrificanti, potrebbero avere effetto spermicida.

La sonda và introdotta nella apertura cloacale in direzione della coda con molta delicatezza, rotandola tra i polpastrelli delle dita e facendola penetrare senza spingere, sino a fermarsi al minimo segno di resistenza. Una volta estratta la sonda si controlla di quante squame è entrata; se sono 2/4 squame, il serpente sarà di sesso femminile, se invece la sonda è scesa oltre le 7/8 squame, si tratterà sicuramente di un esemplare di sesso maschile.


La tecnica del "popping", va praticata solo su serpenti neonati o comunque giovanissimi e consiste nell’esercitare con le dita, una pressione nella zona della coda, proprio sopra la cloaca, per estroflettere, nel caso di un serpente maschio, i due emipeni. Verificato questo, una leggera pressione al contrario, riaccompagnerà gli emipeni nella loro sede naturale.

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