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Note eco-morfologiche su alcune specie ofidiche egee, con particolare riferimento alle popolazioni delle Cicladi centro-orientali (Reptilia)

Augusto Cattaneo

Naturalista sicil., S. IV, XXXIV (3-4), 2010, pp. 319-350

Riassunto

Si riassumono qui di seguito alcune delle osservazioni più significative fatte dall’autore su alcune specie ofidiche egee durante i mesi di maggio 1981-2009. Particolare enfasi è stata data alle popolazioni delle Cicladi centro-orientali.

Eryx jaculus—La specie sembra incidere molto sui Sauri, soprattutto attraverso l’elevato consumo delle loro uova. Inoltre (così come Telescopus fallax) potrebbe presentare più di una ovulazione durante il ciclo attivo, come dimostrerebbe il rinvenimento di ♀♀ prossime al parto in epoca precoce (già a maggio).

Dolichophis caspius — Vengono distinte due forme geografiche, una forma occidentale (cicladica) e una forma orientale, dell’Egeo NE e del Dodecaneso (quest’ultima molto più grande, estremamente aggressiva, sostanzialmente teriofaga). La popolazione di Alonissos sembra presentare caratteristiche intermedie.

Elaphe quatuorlineata parensis — Viene messo in rilievo il ruolo della variabilità individuale nel determinismo dei processi microevolutivi che hanno portato alla formazione di questa sottospecie. Essendo Paros un’isola priva di lucertole, tale variabilità avrebbe consentito la sopravvivenza ai pochi individui che sin dalla nascita avessero manifestato tendenze trofiche verso le prede omeoterme.

Natrix natrix — Nell’Egeo occidentale questa specie plastica si suddivide in diverse forme più piccole e slanciate, espressioni di adattamento alla predazione dei Sauri in piccole isole aride, povere o mancanti di Anuri. Due di queste forme sono già state riconosciute come sottospecie (N. natrix fusca e N. natrix schweizeri); inoltre le popolazioni cicladiche centro-settentrionali potrebbero rappresentare la sottospecie syrae (Hecht, 1930). Anche la popolazione di Skyros ha mostrato caratteristiche proprie.

Telescopus fallax—È stata riscontrata una forte variabilità discontinua nella folidosi delle varie popolazioni; tale variabilità ha permesso di evidenziare una buona specificità delle popolazioni di Mykonos e Skyros e valori elevati nelle popolazioni orientali. Gli esemplari di Santorini hanno morfologicamente confermato la loro appartenenza alla sottospecie pallidus, quelli di Kasos hanno mostrato affinità con la sottospecie rhodicus.

Zamenis situla—Le due fasi di colorazione si sono rivelate diverse anche dal punto di vista ecoetologico. Il fenotipo striato (dominante a Milos) è parso, fra l’altro, più xero-termofilo. Da notare inoltre che la frequenza di questa specie è sembrata inversamente proporzionale alla densità dei grandi serpenti ofiofagi.

Vipera ammodytes — Anche per questa specie vengono distinte due forme geografiche, una forma cicladica (caratterizzata dalle modeste dimensioni, in probabile correlazione con il consumo di piccoli Sauri e Chilopodi) e una forma delle Sporadi settentrionali (più grande e con valori di folidosi più alti).

Viene sottolineata infine l’importanza delle isole egee occidentali come sede dei processi microevolutivi più intensi.

Abstract

Eco-morphological notes on some Aegean snake species, with particular reference to the populations of the mid-eastern Cyclades. Some of the most significant observations carried out by the author on some Aegean snake species during the months of May from 1981 to 2009 are summarized, with particular attention to the populations of the mid-eastern Cyclades.

Eryx jaculus — This species seems to affect heavily the saurian population, mostly through the high consumption of their eggs. Moreover (just as Telescopus fallax) it could show more than one ovulation during the active period, as the discovery of females approaching delivery at an early date (May) would demonstrate.

Dolichophis caspius—Two geographical forms are described: a western (Cycladic) form and an eastern form, from NE Aegean and Dodecanese (this last much greater, extremely aggressive, essentially theriophagous). The population of Alonissos seems to show intermediate characters.

Elaphe quatuorlineata parensis — The role of individual variability in the microevolutive processes that produced this subspecies is highlighted: since Paros is lacking of lizards, only the few individuals showing, since hatching, a taste for homoiothermic prey could have survived.

Natrix natrix — This plastic species is present in western Aegean with smaller and more slender forms that show an adaptation to a saurian diet on small, arid islands with little or no anurans. Two of these forms are already recognized as subspecies (N. natrix fusca and N. natrix schweizeri); the populations of the mid-northern Cyclades could represent the syrae subspecies (Hecht, 1930). Also the Skyros population showed its own peculiarities.

Telescopus fallax—A high, discontinuous variability in the pholidosis was found among the different populations; such variability permitted to point out the good characterization of theMykonos and Skyros populations, as well as the high values for the oriental ones. Specimens from Santorini confirmed morphologically that they belong to the pallidus subspecies, while those from Kasos showed affinities with the ssp. rhodicus.

Zamenis situla — The two colouring phases showed differences also from the eco-ethological point of view. The striped phenotype (dominant in Milos) appeared, moreover, more xero-thermophilic. The frequency of this species seemed inversely proportional to the density of the great ophiophagous snakes.

Vipera ammodytes — Two geographic forms are distinguished also for this species: a Cycladic form (of small size, probably in relation to a diet of small saurians and chilopoda) and a northern Sporades form (bigger and with higher pholidosis values).

Finally, the importance of the western Aegean islands is highlighted as sites of important microevolutive processes.

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