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L’IMPORTANZA DELLA VISITA DEL RETTILE DA PARTE DI UN MEDICO VETERINARIO

(del Dr. Matteo Rossi, DMV, Bologna)

 

L’aumento considerevole dei rettili tenuti in cattività e di altre specie "non convenzionali", quali animali d’affezione, ha fatto sì che negli ultimi anni vi sia stato un nuovo impulso per la medicina degli animali esotici e degli animali da zoo.

Lo studio sulle patologie dei rettili è in fase di continuo sviluppo, e l’interesse crescente per questi animali, ha conseguentemente determinato un aumento dei veterinari che si stanno avvicinando a questo settore.

Fino ad alcuni anni fa, quando le informazioni riguardo la ricerca medica sulle malattie dei rettili e sulle terapie da adottare erano limitate, la maggior parte delle cure date agli animali da parte dei proprietari si basavano su informazioni aneddotiche e soprattutto su consigli da parte dei commercianti . La conseguenza di tale medicina "self-made" era che la maggior parte delle terapie mediche venivano usate in modo inappropriato ed indiscriminato, causando, spesso, gravi problemi alla salute dell’animale o risultando del tutto inefficaci.

Il rettile, come il cane e il gatto, al momento dell’acquisto dovrebbe essere visitato preventivamente da parte di un medico veterinario specialista, che possa valutare lo stato di salute dell’animale.

Prima dell’acquisto è di fondamentale importanza conoscere la biologia e le necessità ambientali (spazio, temperatura, umidità, ecc.) di ogni specie, poiché il mantenimento dell’animale in condizioni inadeguate rappresenta la più frequente causa di malattia nei rettili tenuti in cattività.

Esistono diverse malattie che possono colpire i rettili : malattie infettive (batteri, virus, parassiti), metaboliche, nutrizionali, degenerative, ecc.

Tra queste le malattie infettive giocano un ruolo importante soprattutto nei rettili la cui origine è sconosciuta (ad esempio quelli di cattura) o che sono mantenuti in gruppi numerosi o per i quali non sono state adottate le più comuni norme di quarantena prima dell’introduzione nel negozio e/o nell’allevamento. Non essendo stati ancora allestiti dei vaccini contro le malattie infettive dei rettili, l’unica prevenzione, è rappresentata, in alcuni casi, dall’adozione di un protocollo di quarantena e di tecniche di disinfezione efficaci.

Al momento dell’acquisto di un nuovo animale (prima di porlo in quarantena) è necessario seguire alcune indicazioni importanti :

1) Osservare l’ambiente in cui è stabulato il rettile (acquario, gabbia, terracquario, terrario, ecc.), valutandone il grado di pulizia, la presenza eccessiva di escrementi , la presenza di insetti (ad esempio mosche), di frammenti di precedenti mute, la pulizia degli accessori in esso contenuti (soprattutto della ciotola per l’acqua).

2) Controllare inoltre il grado di pulizia dei terrari eventualmente adiacenti a quello dell’animale da acquistare.

3) Osservare attentamente il comportamento dell’animale nel suo ambiente (prima di maneggiarlo), potendo rilevare alterazioni della deambulazione, dei movimenti, ecc., prestando particolare attenzione alle condizioni generali (eccessivo dimagrimento, presenza di ferite, cicatrici, noduli sulla cute, ecc.), alla presenza di muco nella cavità orale e nelle narici, ad eventuale difficoltà respiratorie (testa sollevata, bocca aperta, eccessiva ampiezza del respiro, ecc.), ecc.

4) Osservare l’eventuale presenza di acari (piccoli parassiti delle dimensioni di una capocchia di spillo) liberi nel terrario (osservazione spesso complicata dalla presenza di rami, di corteccia, paglia, o trucioli di legno), ed in seguito controllare l’animale, maneggiandolo (se possibile), controllando le proprie mani successivamente, perché spesso ci si accorge della presenza degli acari solo dopo il maneggiamento, in quanto questi parassiti passano dall’animale alle mani dell’operatore.

5) Osservare l’eventuale presenza di zecche (più facili da osservare rispetto agli acari per la loro maggiore dimensione).n.b. gli ectoparassiti (acari e zecche) possono essere dei vettori di agenti patogeni, che al momento dell’acquisto sono ancora in fase di incubazione; il quadro clinico di malattia non è ancora osservabile e l’animale può sembrare apparentemente in buono stato di salute anche se già infetto).

6) Portare l’animale ad un veterinario specialista in fisio- patologia dei rettili, per un esame clinico specialistico; una volta portato a casa raccogliere le feci per un esame coprologico accurato da parte del veterinario al fine di escludere parassiti gastro-intestinali. n.b.: Ogni animale di nuova introduzione all’interno di un gruppo di animali già esistente (spt. un gruppo eterogeneo costituito da diverse specie), dovrebbe essere sottoposto, di routine, ad un esame clinico.

7) Mai acquistare un animale che mostra chiari segni di malattia, o che si trova nello stesso ambiente con altri animali debilitati o ammalati.

8) Le conseguenze dell’introduzione di un animale malato, non controllato, del quale non si conosce perfettamente la provenienza, senza l’adozione delle norme precedentemente elencate e delle norme di quarantena, in un allevamento o in una collezione privata possono portare a conseguenze drammatiche per tutti gli animali presenti in essi.

COSA DEVO FARE PER IL MIO RETTILE?

1) ESAME DELLE FECI: alla prima visita ed in seguito al primo trattamento vermifugo per escludere la presenza di parassiti intestinali e verificare l’efficacia del trattamento antiparassitario adottato.

2) TRATTAMENTO CONTRO GLI ECTOPARASSITI (acari e zecche): eliminare i parassiti esterni che possono essere dei vettori di alcune malattie infettive (virali, batteriche, parassitarie).

3) ALIMENTAZIONE: si consiglia una alimentazione bilanciata, adeguata ad ogni specie animale, eventualmente integrata con vitamine e sali minerali (sempre su consiglio del veterinario).

4) CONTROLLI GENERALI: dopo un primo esame clinico al momento dell’acquisto si consiglia di effettuare un controllo periodico (da concordare con il veterinario), con esami completi del sangue e delle urine, per una diagnosi precoce di eventuali malattie tipiche dei rettili.

5) RADIOGRAFIE: per i sauri è necessario il controllo radiografico ( soprattutto nel periodo di accrescimento dell’animale) per una precoce diagnosi di patologie a carico dell’apparato scheletrico (frequenti in questi animali).

6) STERILIZZAZIONE DELLE IGUANE: per prevenire gravi patologie nella femmina (ritenzione delle uova, parti distocici) e ridurre nel maschio l’aggressività.

7) MICROCHIP: tecnica di identificazione degli animali di pratica applicazione e lettura, sicura e adottabile per istituire un’anagrafe dei propri animali.

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