Pantherophis guttatus
Ultimo aggiornamento Lunedì 22 Novembre 2010 16:40
APPUNTI DI ERPETOLOGIA RODIOTA
AUGUSTO CATTANEO
Via Cola di Rienzo, 162, I-00192 Roma, Italy
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Abstract - Notes on Rhodian herpetology. It is well known that the terrestrial herpetofauna of Rhodes is composed by 22 taxa. Of these, 15 have been found by the author; of the other seven, two are probably absent from the island (Pseudopus apodus and Natrix tessellata). As regards the Lizards, it has been observed, among other things, how Mabuya aurata shares its habitat with Lacerta oertzeni (occupying however the lower levels); Mabuya appears also to emarginate Chalcides ocellatus. Among the ophidian species, a particular emphasis has been given to Dolichophis jugularis. Of this colubrid various aspects, both morphological and biological, have been considered. Compared with the males of the island of Kos, described in a previous article, the Rhodian males show a different head morphology, a lower number of ventral scales and a lower intensity of colouring. When adult, they are characterized by dorsal melanosis and ventral yellow-red colouring. The degree of darkening seems to depend in small measure on the age and much on individual factors; a correlation between the dorsal and ventral chromatic variability seems to be lacking. Dolichophis jugularis appeared much bound to lentisk shrubs, where it took shelter when menaced. As in Kos, also in Rhodes it appeared to make use of pathways to track down a partner. In the last paragraph, the author assumes the possibility that this snake may perform a certain selection pressure on the ophidian community of the island, contributing to the rarefaction of some snakes. We finally inform that Zamenis situla is still present, since nearly a century, in the surroundings of the village of Agios Isidoros.
Riassunto - È noto che l’erpetofauna terrestre dell’isola di Rodi sia composta da 22 taxa. 15 di essi sono stati riscontrati dall’autore; degli altri sette, due probabilmente non sono presenti sull’isola (Pseudopus apodus e Natrix tessellata). Riguardo ai Sauri, fra l’altro, è stato osservato come Mabuya aurata condivida l’habitat con Lacerta oertzeni (occupandone però i piani inferiori); essa inoltre sembra emarginare Chalcides ocellatus. Fra le specie ofidiche è stata data particolare enfasi a Dolichophis jugularis. Di questo colubro vengono esaminati vari aspetti, sia morfologici sia biologici. Rispetto ai __ dell’isola di Kos, descritti in un precedente articolo, i __ rodioti presentano una diversa morfologia del capo, un più basso numero di squame ventrali e una minore intensità di colorazione. Essi, da adulti, sono caratterizzati da melanosi dorsale e xanto-eritrismo ventrale; il grado di inscurimento sembra dipendere poco dall’età e molto da fattori individuali; inoltre tra la variabilità cromatica dorsale e quella ventrale non sembra esistere correlazione. Dolichophis jugularis è parso molto legato agli arbusti di lentisco, nei quali si rifugiava nei momenti di pericolo. Come a Kos, anche a Rodi sembrava servirsi della continuità lineare di elementi topografici (sentieri) per reperire il partner. Nel paragrafo conclusivo l’autore ipotizza inoltre la possibilità che questo serpente operi una certa pressione selettiva sulla trama ofidica dell’isola. Si dà notizia infine del perdurare della presenza di Zamenis situla nei dintorni del villaggio di Agios Isidoros da almeno un secolo.
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