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Elaphe quatuorlineata (BONNATERRE, 1790)

(di Mauro Grano e Priscilla Finocchi)

Elaphe quatuorlineata, comunemente chiamata Cervone è tra i più grandi ed eleganti serpenti che vivono in Italia, inoltre è diffusa in gran parte della penisola.

Elaphe quatuorlineata svolge un ruolo importantissimo nell’equilibrio ecologico naturale, eliminando in un anno, oltre 3000 gr. di roditori. Per questo motivo è tollerata e ben voluta nei fienili e nelle stalle dove si allevano cavalli e mucche.

Ma questo non è l’unico legame con l’uomo, anzi da sempre antiche leggende pagane e riti sacri si fondono insieme, arricchendosi ulteriormente di credenze popolari più o meno attendibili.

Attualmente in Italia il culto dei serpenti, in parte cristianizzato, ma con profonde radici pagane, si è ridotto solo alla Processione di Cocullo in Abruzzo, ma anticamente si riproponeva in numerose località dell’Italia centro-meridionale.

Il primo giovedì di Maggio, appunto nel paesino abruzzese di Cocullo, i "serpari" ricoprono di serpenti vivi la statua di S. Domenico che viene portata in processione. S. Domenico viene considerato come il protettore dalla rabbia, dai dolori di denti e dai morsi dei serpenti ; il cervone è appunto uno tra i principali protagonisti di questa festa "ofidica".

Nell’antichità, Andromaco, medico personale dell’Imperatore Nerone, sapeva di poter catturare senza pericoli i serpenti da destinare al culto di Dionisio, quando sorgevano le Pleiadi, secondo il Calendario Giuliano, il 9 Maggio………A distanza di secoli è da sottolineare la verosimile sovrapposizione di date rispetto al "Coculliano" primo giovedì di Maggio !

Ancora in epoche lontanissime, ricordato da Plinio " Il vecchio" nel 77 d.C., il cervone è uno dei serpenti più conosciuti dai contadini, dai quali è chiamato pastura-vacche. Ancora oggi è diffusa questa credenza popolare, tra l’altro infondata, che vuole Elaphe quatuorlineata ghiotta di latte e la descrive appunto attaccata alle mammelle delle mucche e addirittura nelle culle dei neonati, per succhiare il latte della poppata.

Elaphe quatuorlineata è, dicevamo, uno dei più grandi serpenti italiani, infatti seppur di regola raggiunge al massimo i 160-170 cm, eccezionalmente arriva anche a 250 cm. La corporatura è robusta e la colorazione è giallastra o marrone chiaro, con le quattro caratteristiche linee scure che partendo dalla testa percorrono longitudinalmente tutto il corpo, sino a fondersi insieme nella colorazione, che si scurisce all’altezza della cloaca.

La testa è larga, con occhi grandi e pupilla tonda. La femmina a parità di età è più grande del maschio, che invece ha la coda più lunga e grossa.

L’Elaphe quatuorlineata, è diffusa in tutta l’Europa sud-orientale ed in Asia occidentale, dall’Italia al Kazakhstan. In Italia è presente dalla Toscana in giù ; è stata inoltre segnalata anche in alcune località dell’Italia nord-occidentale e nord-orientale, ma probabilmente si tratta di individui fuggiti dalla cattività oppure rilasciati.

distribuzione Elaphe quatuorlineata in Italia

Esiste la sottospecie nominale Elaphe quatuorlineata quatuorlineata ed inoltre Elaphe quatuorlineata sauromates, Elaphe quatuorlineata prematuraElaphe quatuorlineata muenteri.

Trattasi di una specie diurna che svolge la sua attività da Marzo- Aprile fino a Ottobre inoltrato, trascorrendo le ore più calde della giornata nascosta tra i sassi, nelle cavità degli alberi o semi-immersa nelle basse sponde di fiumi e ruscelli. Si ritira in svernamento da Ottobre a Marzo nelle tane abbandonate dei roditori.

In Italia si rinviene sino a 1000 mt. (Abruzzo) e altrove sino a 2500 mt.(Armenia)

In natura si ciba di roditori, uccelli e loro uova, mentre i giovani prediligono lucertole e cavallette.

L’accoppiamento avviene in primavera, con il tipico atteggiamento del maschio che trattiene con la bocca la femmina. Dopo circa due mesi di gestazione, la femmina depone da 8 a 18 uova che schiudono in Settembre, i piccoli alla nascita misurano circa 35-40 cm.

Il cervone risente fortemente del disboscamento e della riduzione delle aree coltivate ; tali interventi dell’uomo riducono il principale habitat delle prede naturali di questa specie e le sue possibilità di rifugiarsi dai predatori. La progressiva rarefazione andrebbe inoltre ricercata negli effetti di accumulo dei pesticidi da essi ingeriti attraverso le prede.

Elaphe quatuorlineata è una specie protetta dalla "Convenzione di Berna", dalla "Direttiva 92/43/CEE" e da varie leggi a livello regionale, come quella del Lazio " L.R. n° 18 del 05.04.88"

Indispensabile anche in questo caso la fatidica raccomandazione a tutti gli appassionati di attenersi alla sola osservazione in natura di questa specie.

 

Bibliografia consigliata:

Abram S. – Menegon M. Vipere e altri serpenti italiani. Sistedizioni, Trento,1994

Bartlett R.D. –Bartlett P. Corn snakes and other rat snakes. Barron’s, USA, 1996

Bologna M.A.- Capula M. & Carpaneto G.M.. Anfibi e rettili del Lazio .F.lli Palombi editori,Roma,2000

Bruno S. Serpenti. Giunti gruppo editoriale, Firenze,1998.

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