Ultimo aggiornamento Domenica 21 Novembre 2010 22:32

Stampa

LA COSTIPAZIONE NEI RETTILI

(a cura del Dott. Ferdinando Zanin)

 

Più frequentemente di quanto si può pensare, la costipazione è un sintomo clinico che molto spesso viene riferito dal proprietario durante una visita.

E’ un sintomo da non sottovalutare in quanto spesso indice della presenza di altre patologie o di una errata conduzione dell’allevamento, che se trascurate o sottovalutate possono portare a morte l’animale.

Si tratta semplicemente delle difficoltà di evacuare normalmente e con regolarità le feci.

In uno stadio iniziale, il rettile, pur continuando ad alimentarsi normalmente, presenta grosse difficoltà ad espellere le feci che si presentano particolarmente consistenti ed asciutte; perdurando questa situazione, l’intervallo tra una evacuazione e l’altra si allunga sempre di più, finché nell’animale si riscontra un addome dilatato e turgido.

Ad una eventuale palpazione, è possibile percepire la presenza di masse fecali nella parte terminale dell’addome,fino all’apertura cloacale.

Spesso l’esame radiologico può essere utile a differenziare la presenza delle feci da corpi estranei, masse tumorali, calcoli, ecc.

Le più comuni cause della costipazione sono legate soprattutto a fattori ambientali quali:

Come è facile intuire tutti questi fattori sono spesso legati e correlati tra di loro.

Anche una eccessiva somministrazione di cibo, può a lungo andare, determinare l’insorgere di questa patologia. Troppo spesso, infatti, ci si dimentica che i rettili presentano una digestione molto lenta e che anche in natura osservano lunghi periodi di digiuno; la nostra tendenza è invece quella di alimentarli più di quanto realmente avrebbero bisogno !

Infine, anche la presenza di parassiti o microrganismi "estranei" alla normale flora intestinale può essere una causa della malattia.

Una volta diagnosticata, anche se si tratta solo di uno stadio iniziale, è fondamentale correggere immediatamente tutti i fattori ambientali e di allevamento che possono aver scatenato il problema.

Si suggerisce inoltre di fornire maggiori possibilità di movimento, sia ingrandendo il terrario, sia eliminando gli elementi decorativi, e di ridurre la frequenza e la quantità di cibo somministrata.

Casi particolarmente gravi possono essere aiutati con l’utilizzo di vaselina e/o ossido di magnesio somministrati per via orale; tale pratica va comunque condotta da mani esperte. Eventualmente si possono utilizzare enteroclismi di glicerina, comunemente reperibili in farmacia nel dosaggio più idoneo in rapporto alla taglia dell’animale. Se ciò non dovesse bastare, sarà necessario intervenire chirurgicamente per rimuovere i fecalomi.

We use cookies to improve our website and your experience when using it. Cookies used for the essential operation of the site have already been set. To find out more about the cookies we use and how to delete them, see our privacy policy.

I accept cookies from this site.
EU Cookie Directive plugin by www.channeldigital.co.uk